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E' possibile invitare Clienti di Amazon ad acquistare sul proprio sito?

Come si possono usare le informazioni dei Clienti Amazon?

Quando si vende in Amazon si entra in possesso di una serie di informazioni sui Clienti che possono permettere un contatto diretto con gli stessi.

Nelle regole di Amazon questi contatti devono avere soprattutto natura di servizio clienti all'interno della piattaforma stessa per la gestione degli ordini e spedizioni.


Vietato contattare Clienti Amazon per mandarli sul proprio sito
Nel passato qualche venditore ha "abusato" di queste informazioni per contattare direttamente i clienti e proporgli attività ex-Amazon, in particolare verso i propri siti.

Questi venditori sono stati "espulsi" da Amazon per il mancato rispetto delle regole.

Vi è però una presunta area grigia in cui le policy di Amazon non sono chiarissime in particolare per quanto concerne il materiale all'interno degli imballi per le spedizioni gestite dal venditore.

Le regole Amazon che disciplinano le azioni verso gli acquirenti

Le policy di Amazon al riguardo di azioni dirette verso i consumatori sono definite in un'apposita sezione di cui se ne ricava quanto segue:
[...]Tentativi di manipolazione delle transazioni o degli acquirenti:È vietato qualsiasi tentativo di eludere la procedura di vendita prestabilita da Amazon o di indirizzare gli utenti di Amazon verso un altro sito web o un'altra procedura di vendita. Nello specifico, sono proibiti i messaggi pubblicitari o di marketing (ad es. offerte speciali) o altri inviti all'azione che incoraggino in qualsiasi modo gli utenti a uscire dal sito Amazon. Sono inclusi in questa restrizione:

  • L'utilizzo di messaggi e-mail che indirizzino l'utente al di fuori della procedura di vendita prestabilita da Amazon.
  • L'inclusione di link, URL o indirizzi web all'interno di e-mail di conferma degli ordini o nella descrizione dei prodotti che siano intesi a incoraggiare gli utenti a utilizzare una procedura di pagamento diversa da quella stabilita da Amazon.[...]



In questi passaggi Amazon non parla esplicitamente di azioni "offline" ovvero di materiale promozionale all'interno degli imballi, cosa che invece fa in maniera chiara per tutte le spedizioni gestite dalla logistica (Prime), come si ricava da un'altra sezione delle regole:
[...] È proibita la presenza di materiale promozionale non autorizzato (p. es. brochure, etichette dei prezzi o adesivi non di Amazon). Non accettiamo prodotti già prezzati.[...]


Si possono mettere dei coupon del proprio sito nell'imballo delle proprie spedizioni?

L'argomento è storicamente oggetto di confronti tra venditori con i piu' "anziani" che consigliano di non mettere materiale pubblicitario nemmeno all'interno degli imballi gestiti con spedizioni dirette.

La presunta area grigia può essere una zona in cui se si interviene con delle azioni esplicite che indirizzano il consumatore al di fuori del perimetro di Amazon potrebbe mettere fortemente a rischio l'account del venditore: se Amazon viene conoscenza del comportamento difficilmente avrà remore a sospenderne l'attività.


Alternative?

Per i produttori private label o i brand le azioni di marketing dirette possono essere portate avanti includendo materiale e promozioni all'interno della confezione originale del prodotto (di fatto fanno parte del prodotto e non della spedizione) come ad esempio già avviene per la registrazione del prodotto per finalità di garanzia.

In generale anche la lettera di ringraziamento può riportare i riferimenti del sito aziendale per maggiori informazioni sul servizio clienti o alle garanzie del venditore, lasciando quindi facoltà al consumatore di visitare il sito stesso.


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